RESPIRO
La Nuova collezione Autunno/Inverno firmata Mitù
Un respiro dietro l’altro. Fino a fermare il fiato in un tempo infinito di ricordi e rimandi che ben si celano all’interno di un baule antico, dove tra fotografie e ritagli di momenti sembra ricostruirsi una scenografia perfetta in cui la bellezza si fa metafora di vita.
Questo è il quadro reale della collezione Autunno/Inverno 2019/20 di Mitù, partendo da un tempo ottocentesco dove la poesia libera dialoga con un’arte sensibile e puntuale per un risultato di perfezione estatica che diviene estetica dei sentimenti puri.
E’ l’amore a fungere da protagonista, battendo il ritmo di momenti e tormenti all’interno di paesaggi naturali in cui il colore sembra sconvolgere la ragione tra inclusione di dettagli, parole libere e incontri destinati a divenire scontri futuri di domande e risposte; di azioni e reazioni; di sospiri e respiri.
Tra critiche esposte e difese celate, ben sì staglia la bellezza di ciò che si trova intorno, in oggetti che sembrano possedere quell’anima imperfetta dove la perfezione è data da paura risolta del diverso da sé; dell’altro dal prestabilito e dove il giudizio si sospende per dare vita a un inizio di condivisione che congiunge e mai distrugge, in un risultato di eleganza e sartorialità.
L’amore che risolve, dunque, sconvolgendo e coinvolgendo ogni parte di sé dove il “divertissement creativo” funge da cornice ideale per un futuro di “vendicativa” felicità. Un balzo avanti, quindi, fino ad arrivare agli anni’50 ove, tra un colore assoluto che si fa portatore di luce come il bianco e un grido alzato di diritto e di necessità vediamo camminare fiere donne “suffragette” che percorrono le strade del mondo in un’autodeterminazione destinata a divenire regola di mondi futuri di diritto e di bellezza inclusiva.
Un dialogo ancora una volta costante tra passato e presente, tra maschile e femminile quello che i direttori creativi del marchio mettono in luce attraverso la proposta di hairstyling perfetti che congiungono nella diversità dove la vendetta cede il posto a sorrisi rintracciati negli angoli più remoti di singole esistenze.
“Te lo dico con un fiore”, il sussurro celato in un esplicarsi per poi innalzarsi in significanti di Amore, unica soluzione possibile.
Da immaginare.
Da raggiungere.
Ovunque.