capelli africane

Capelli afro: una vergogna da nascondere secoli fa

Con i nostri capelli giochiamo moltissimo. Infatti, è sempre da lì che partiamo quando si tratta di cambiare il proprio look o di concedersi una coccola.

Li coloriamo, li stiriamo, li tiriamo su, li acconciamo in moltissimi modi diversi Ed è una cosa del tutto naturale. Per noi.

Ma i capelli rappresentano un nodo tristemente focale in molte storie legate alla razza dei popoli. Legatissimi alla storia, alla cultura e alle tradizioni delle popolazioni, tenerli al naturali oppure modificarli con degli artifici, per le persone di origine africana non è mai stata solo una questione di stile.

Lo fa capire bene il film uscito di recente su Netflix “Nappily Ever After” (in italiano “Dacci un taglio”) mostrando il complicato rapporto tra le donne africane e i loro capelli.

LA STORIA

Violet è una felice donna in carriera che però, a un certo punto della sua esistenza e in seguito a una particolare vicenda, è costretta a mettere in discussione tutto, partendo proprio dai suoi capelli, ricordando di come sua madre avesse l’ossessione di lucidarli e tenerli in ordine.
Il film ci mostra come per le donne nere i capelli siano il risultato di un feroce condizionamento da parte della società.

PERCHÈ?

Nel periodo precedente alla colonizzazione i capelli erano per le popolazioni africane un motivo d’orgoglio.
Con la tratta degli schiavi, però, quando milioni di persone iniziarono ad essere brutalmente vendute, il simbolo della denigrazione fu proprio quello di rasare a zero i capelli degli schiavi. Tutto cambiò.
“Nappy” veniva chiamato dispregiativamente il riccio sottile e stopposo che ricresceva timidamente alle donne.

Con l’abolizione della schiavitù, gli afroamericani si ritrovarono nella complessa condizione di doversi integrare in una società da cui erano stati per secoli brutalmente estromessi. 
Partirono dai capelli. 
Le donne presero in prestito i canoni estetici delle bellezze occidentali stirando e lucidando ossessivamente i loro capelli per allontanarsi il più possibile dalla vergogna della schiavitù.

Da ciò deduciamo il rapporto amaro e doloroso tra le donne africane e le loro chiome al naturale “da nascondere”.

Soltanto negli ultimi anni, per fortuna, è salita alla ribalta una moda irresistibile che spopola in molti saloni di parrucchieri: la piega afro.
È il simbolo di un nuovo sconvolgente cambiamento epocale.